Homo sapiens – scrive Telmo Pievani sul Corriere della Sera – ha però un vantaggio sui virus: l’immaginazione. Loro sono macchine biologiche che fanno copie di sé stesse. Noi possiamo prevedere che di questo passo il riscaldamento climatico, la distruzione della biodiversità e le pandemie ci presenteranno un conto sempre più salato. Per uscirne servono decisori politici, nazionali e internazionali, che abbiano il “pensiero delle cattedrali”, il pensiero cioè dei costruttori medioevali che gettavano le fondamenta di una cattedrale ben sapendo che solo i loro figli o nipoti l’avrebbero vista finita. La lotta contro il degrado ambientale è la nostra cattedrale.
Credo che chiunque faccia questo mestiere – che ci chiede di stare davanti ai ragazzi e guardarli negli occhi (non importa se dal vivo o attraverso il monitor di un dispositivo) – deve ricordare che la nostra missione è trasferire una visione, delle cose di lungo periodo, delle cattedrali, dei progetti che attraversano le generazioni e vanno oltre l’effimero di un mondo solo digitale. Bisogna rileggere la riflessione di Telmo Pievani tutti i giorni.